10 Marzo 2007
Ai mezzi di comunicazione sociale spetta la grande
responsabilità di "educare i bambini e i giovani alla bellezza, alla verità e
alla bontà". Lo ha ricordato Benedetto XVI ai partecipanti all'Assemblea
Plenaria del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ricevuti in
udienza nella mattina di venerdì 9 marzo, nella Sala Clementina. Questi sono i
punti nodali del discorso del Santo Padre:
"Desidero esprimere a tutti voi la mia gratitudine per il vostro impegno
nell'apostolato delle comunicazioni sociali, la cui importanza non può essere
sottovalutata nel nostro mondo sempre più tecnologico";
"Il campo delle comunicazioni sociali muta rapidamente. Mentre i
mezzi di comunicazione di stampa faticano a mantenere la propria diffusione,
altri mezzi quali la radio, la televisione e Internet si stanno sviluppando a
una velocità straordinaria. Sullo sfondo della globalizzazione, questa ascesa
dei mezzi elettronici coincide con una sempre maggiore concentrazione nelle mani
di alcune multinazionali la cui influenza attraversa tutti i confini sociali e
culturali";
"Quali sono stati i risultati e gli effetti di questo incremento
dei mezzi di comunicazione sociale e delle attività dell'industria
dell'intrattenimento? So che questa domanda richiede molta attenzione da parte
vostra. Infatti, dato il ruolo pervasivo dei mezzi di comunicazione sociale nel
plasmare la cultura, ciò riguarda tutti coloro che hanno a cuore il benessere
della società civile";
"Indubbiamente, le varie componenti dei mezzi di comunicazione
sociale hanno apportato grande beneficio alla civiltà... Inoltre, a proposito di
Internet è doveroso ricordare che ha messo a disposizione un mondo di conoscenza
e di apprendimento che in precedenza poteva essere di difficile accesso per
molti, se non per tutti";
"D'altro canto, è anche evidente che molto di ciò che viene
trasmesso in varie forme nelle case di milioni di famiglie in tutto il mondo è
distruttivo. Orientando la luce della verità di Cristo su tali ombre la Chiesa
genera speranza";
"A questo proposito, il mio Messaggio per la Giornata delle
Comunicazioni Sociali di questo anno richiama l'attenzione sul rapporto fra i
mezzi di comunicazione sociale e i giovani. Le mie ansie non sono diverse da
quelle di qualsiasi madre o padre o insegnante o cittadino responsabile";
"Mi rivolgo ancora una volta ai responsabili dell'industria dei
mezzi di comunicazione sociale affinché consiglino ai produttori di tutelare il
bene comune, di sostenere la verità, di proteggere la dignità individuale umana
e di promuovere il rispetto per le esigenze della famiglia";
"Nell'incoraggiare tutti voi, riuniti qui oggi, ho fiducia nel
fatto che vi preoccuperete di garantire che i frutti delle vostre riflessioni e
dei vostri studi vengano effettivamente condivisi con le Chiese particolari
attraverso la parrocchia, la scuola e le strutture
diocesane".